Donne

Tarant nuestr

A Taranto il 24 e 25 febbraio si fanno le primarie. A giocarsela ci sono due ragazze. È una cosa positiva. O almeno così sembrerebbe, se non fosse che a disputarsi la candidatura a sindaco per le prossime elezioni sono sì due donne, ma senza alcuna competenza politica o amministrativa, senza nessuna preparazione culturale.

 

Si chiamano Amandha Fox e Luana Borgia. Sono due pornostar. Militano nel neonato “Taranto svegliati” – anche se probabilmente avrebbero dovuto preferire un nome con qualche vibrazione ciccioliniana, come “Rifornimento d’Amore” o “Inquinamento Sessuale” –  non sanno bene in che punto della geografia politica collocarsi (“vogliamo distinguerci dalla destra tarantina, che in completa contraddizione col suo recente passato, ha intenzione di negare oggi la possibilità a chi proviene dalla società civile di concorrere al ruolo di candidato sindaco. Ma anche per differenziarci dall’azione politica di quella parte di sinistra che si rifiuta anch’essa di promuovere le primarie, chiusa a riccio dentro palazzo di Città” hanno dichiarato) eppure credono entrambe di poter diventare perfette amministratrici. Intanto, mostrano agli elettori (il pubblico femminile non sembra contemplato) quello che hanno: capelli lunghi con extension, aria provocante, scollature ombelicali, sguardi ammiccanti e tutto ciò che è richiesto a una donna che per lavorare vende il proprio corpo.

 

I programmi che propongono sono seri e credibili. Amandha Fox, che vive a Milano ma è di origine polacca e si è fatta conoscere dal suo elettorato grazie a un calendario dove compare spesso svestita e molto oleata, garantisce che le sue priorità sono la dismissione dei colossi industriali e il recupero delle aree della Marina Militare. Lei, che ha recitato in Emotions-Rosso Veneziano con l’ex tronista di Maria De Filippi Fernando Vitale e Calde segretarie 3, ha un’idea “potentissima”: far diventare Taranto un centro del sesso (il nome proposto, originalissimo, per le due fiere annuali è: Taranto Sex) con mini casinò, alberghi, ristoranti extra lusso e night club.

 

A questa geniale proposta, Luana Borgia – nom de plume di Luana Perdon, classe 1967, nata a Seveso e conosciuta anche come la “Duchessa dell’hard” – risponde con le sue amicizie importanti (Padre Fedele Bisceglie, condannato nonostante l’incrollabile convinzione di essere innocente a 9 anni e 3 mesi per violenza sessuale su una suora) e con le infinite schiere di fan, conquistate grazie agli oltre 70 film realizzati in anni (e anni e anni) di onorata carriera.

 

Superfluo dire quanto tutto questo sia pateticolo, doloroso e offensivo. Soprattutto se contestualizzato in una città che ha subito e continua a subire le conseguenze di amministrazioni scellerate (Cito prima, e Di Bello che portò al drammatico fallimento), una situazione sociale e ambientale insostenibile (Ilva e Eni in primis).

Le primarie, ovviamente, saranno fatte in un night. Da decidersi ancora gli strumenti di valutazione.

Intanto, sui cassonetti della città è comparso un appello in dialetto dal gusto vintage. La scelta è dell’Amiu e il fine è unico: spiegare ai tarantini come si fa la raccolta differenziata (che a Taranto è ben lontana dal richiesto 36%).

I cartelli sono stati appiccicati sui 100 nuovi cassonetti disseminati per il centro (dal Ponte Girevole a Via Crispi – dove troneggia, di rosso, l’indimenticabile scritta “La vostra indifferenza vi uccide”). Si tratta di una provocazione, è chiaro, ma la dice lunga sull’immagine scelta per ammiccare.

È una signora anni Cinquanta, rigorosamente in bianco e nero e con messa in piega da Dado Star. È una casalinga. È maliziosa. È felice di fare la cosa giusta: la raccolta differenziata. È una donna di Taranto. Una certezza, in attesa delle prossime primarie.